Vuelta a España 2018, lacrime di gioia per Woods: “Mai sofferto così tanto per una vittoria”
È stato un autentico numero quello realizzato da Michael Woods nella diciassettesima tappa della Vuelta a España 2018. Tra i componenti del folto gruppo che ha animato la frazione con arrivo sulla dura salita dell’Alto del Balcòn de Bizkaia, il portacolori della EF Education First-Drapac Cannondale ha resistito nel tratto più impegnativo dell’ascesa e, dopo essere rimasto in compagnia di David De La Cruz (Sky), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e Dylan Teuns (BMC Racing Team) negli ultimi due chilometri, ha risposto a un’offensiva portata dal polacco allungando in contropiede nei 600 metri conclusivi. La sua azione è risultata decisiva e gli è valsa il primo successo in carriera in un GT, dopo il secondo posto ottenuto al Giro d’Italia 2018 nella frazione con arrivo a Caltagirone.
Il 31enne di Toronto, settimo in classifica generale un anno fa e reduce da un complicato periodo personale, con la moglie che non più tardi di due mesi fa ha dato alla luce un bambino nato morto, è scoppiato in lacrime subito dopo il traguardo e ha raccontato con grande emozione le fasi finali della tappa: “È come se mi avesse accompagnato lui verso l’arrivo. Gli dedico la vittoria. Per me è stata una stagione difficile, condizionata da molte cadute. Penso di non aver mai potuto dimostrare realmente il mio potenziale ed è stato bello riuscirci qui, dove mi piace particolarmente correre”.
Per Woods un’affermazione che assume un valore ancora più alto vista la composizione del drappello con cui si è avvantaggiato nella prima parte del percorso: “C’erano corridori come Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e Dylan Teuns (BMC Racing Team). Non ho mai pensato che sarebbe stato facile batterli. Infatti non lo è stato, non mi era mai capitato prima di dover dar fondo a tutte le mie risorse per ottenere una vittoria“.
Il prossimo obiettivo è già delineato. L’ex Amore & Vita-Selle Italia dovrebbe infatti essere il capitano della selezione canadese nella prova su strada dei Mondiali di Innsbruck: “Non vedo l’ora che arrivi quel giorno. Il mio obiettivo è quello di sfruttare la Vuelta per presentarmi nelle migliori condizioni e spero di non aver speso troppe energie”.
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